19 novembre 2013

Thohir: "Obiettivo Champions 2016, Calciopoli è il passato. Vorrei Messi, stadio prematuro. E su Mou svelo..."


Erick Thohir è entrato definitivamente nel "mondo" Inter. Questa sera, in esclusiva per Sport Mediaset, il neo Presidente nerazzurro ha parlato durante la trasmissione "Tiki Taka-il calcio è il nostro gioco", in collegamento con il presentatore Pierluigi Pardo.

Di seguito, le parole del tycoonindonesiano:
E' un onore averla ospite, buonasera Presidente Thohir. L'emozione più grande
"Un sogno realizzato, molto entusiasmante ma allo stesso tempo bisogna raffreddare l'entusiamo perchè non abbiamo ancora fatto niente".
Ha un figlio juventino, è vero?
"Si, è vero. Uno tifa Juventus, ma in poco tempo diventerà interista (ride, ndr)".
Valentino Rossi (messaggio-video per il Presidente): "Mi piacerebbe incontrarlo e capire quale potrebbe essere il suo programma per il futuro. Spero nell'acquisto di Messi, ma anche Cristiano Ronaldo sarebbe il benvenuto (ride, ndr)".
Bellinazzo (Il Sole 24 Ore) interviene: "Messi costa tantissimo, sono curioso di sapere quali saranno le sue strategie, sig. Thohir".
Messi è irrelizzabile?
"Lo vorrei tanto all'Inter, ma noi stiamo creando un sistema. Dovremo riunirci per programmare il futuro della società. La Champions 2016 sarà a Milano, quello è l'obiettivo, insieme ad altri, ma penso che potremo realizzarli tutti, rendendo tutti felici".
Bellinazzo (giornalista) prosegue: "Le perdite degli ultimi tempi erano insostenibili. Bisognerà rinnovare, partendo dallo stadio".
Lo stadio sarà una priorità?
"Lavoreremo per aumentare i ricavi, c'è un buon potenziale per riuscirci, ricavi che arriveranno dall'Asia e dagli USA. Dopo i ricavi, ci concentreremo sui costi dell'Inter, con il sostegno della nostra accademia abbiamo più di 27 giocatori che giocano altrove. Lo stadio è prematuro, ma l'obiettivo sarà quello. Ora dobbiamo ancora capire se continuare a San Siro o creare un nuovo stadio. Mercato? Certo, ne stiamo parlando, in vista di gennaio, ma non abbiamo fretta. La cosa importante è che tutti siano sulla stessa direzione, per i prossimo 2-3 anni".
Agnelli e la battuta "Jakartone". Vi siete incontrati?
"Ho incontrato Andrea 2 anni fa e fino ad oggi non ho sentito parlare di "Scudetto di cartone", questo non può esistere".
Dopo aver visto un video contenente i messaggi di numerosi tifosi, interpellati nel centro di Milano, l'indonesiano prosegue: "I tifosi chiedono molto? E' la mia ambizione, sono d'accordo con loro: vincere e rendere entusiasmante il gioco. Ma tutto ciò si può realizzare solo con una società sana. Massimo Moratti è insostituibile, vogliono continuare dalla fondamente del mio predecessore".
Labbate (Corriere della Sera): "Ha dimostrato di conoscere la storia dell'Inter. Conosce Calciopoli? Nel caso, avrebbe accettato lo Scudetto assegnato a tavolino?"
"(ride, ndr), il passato è il passato. La Serie A negli anni '80 era famosa ed importante, più di 2.5 miliardi di persone in Asia e negli USA devono trornare a conoscere il calcio italiano, perchè il vostro calcio è un potenziale enorme, per creare un mercato anche fuori dall'Europa. La Serie A deve diventare una delle leghe più importante del mondo".
Ha imparato qualche altra frase in italiano, che scaldi i tifosi nerazzurri?
"Conosco poco l'italiano, ma voglio impararlo in fretta. Ho molto rispetto per la cultura italiana, quindi vorrei impararlo velocemente".
Mourinho che tipo é? Lei è prima di tutto interista, lo Special One è veramente speciale secondo lei?
"Avrei voluto far parte degli ultimi trionfi, e lavoreremo per questo. Mourinho l'ho conosciuto, abbiamo cenato insieme e lo reputo uno dei migliori allenatori del mondo".
Cosa l'ha fatta innamorare del calcio italiano?
"Ero giovane e negli anni '80 la Serie A era famosa. Molti miei amici simpatizzavano per altri club, io avevo scelto l'Inter".
Emozione per aver incontrato Mazzarri, Moratti, Zanetti. Come è stato l'impatto con la Pinetina?
"Luogo leggendario, ci sono passati grandissime figure. Moratti è una leggenda, come Zanetti: pochi giovani, oggi, hanno la sua professionalità. Vorrei che molti giovani, al giorno d'oggi, seguano le sue orme. Mazzarri lo rispetto molto e voglio lavorare molto con lui, portando tanti giovani talenti nel club".
In tutta Italia si chiedono quanto ha lasciato di mancia all'Inter Store. Quanto ha lasciato di mancia?
"(ride, ndr), volevo comprare qualcosa per mio figlio juventino, per farlo diventare interista. Poi io sono impegnato nel business, quello volevo dimostrare. Comprando gadget, volevo dimostrare il mio sostegno nello staff e nei tifosi, che sono fondamentali per il club, che deve avere dei ricavi. Io voglio far parte di tutto questo".
Dopo aver ascoltato un video messaggio dell'ex attaccante Nicola Ventola, il tycoonrisponde: "Nicola mi ha detto "ci vedremo" in lingua indonesiana. Lui è stato una giovane promessa della società, peccato per gli infortuni che lo hanno frenato".
In Indonesia fate l'albero di Natale?
"Certo, poi noi siamo molto rispettosi delle altre religioni, che sono numerose".
Presidente, noi la ringraziamo. La aspettiamo e le auguriamo il meglio, a nome di tutto il calcio italiano.
"Grazie a voi (anche in indonesiano, ndr)".

Fonte: FcInterNews.it

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